Il mio asino:
Nunzio, Sesto San Giovanni, scuola media. 2000.
Perchè non sapeva ancora (quasi) leggere e scrivere, ne’ tagliare con le forbici un foglio seguendo una linea. Non stava fermo più di due minuti. Si alzava, litigava coi compagni..
Alessio V, scuole Calamandrei, 1990. Sesto San Giovanni, scuole medie.
Alessio la mattina aveva appena sfondato la porta di un bagno a pugni. Aveva insufficienze in tutte le materie. Quaderni neanche uno. Un fratello gemello, che come lui la mattina a scuola ci andava un giorno sì e uno no, perché non sentivano la sveglia.
Io asina che penso:
Oddio, adesso viene qui, che vuole quella, ma che ha capito….che scema, che scema, non ricordo più niente
Io asina: cambio insegnante di pianoforte, esame di ammissione: suono un pezzo tutto ma proprio tutto completamente sbagliato. La faccia dell’insegnante di pianoforte (la mia futura) cominciò ad assumere un’aria schifata, di totale e profondo disprezzo. Io continuo a suonare, vorrei sprofondare, sparire, tutto tutto è confuso
La maestra: Era vecchissima, tanto che l’anno dopo è andata in pensione.
La mattina arrivava sempre dopo l’orario e nel frattempo noi – 40 bambine e bambini – eravamo autorizzati a giocare in cortile.
Poi ci chiamava ed entrando in classe lei stava sulla porta e ognuna poteva darle un bacio.
Per prima cosa ci faceva dire una preghiera, poi un canto in coro, infine ci leggeva qualche pagina…
In segreto ogni bambino era invitato a scrivere un foglietto che poi piegava e teneva tutto il giorno sul banco. Era un fioretto che riguardava la classe, cioè qualcosa di buono che ogni persona si proponeva di fare a favore di un compagno quel giorno.
Gabriella

tutto qui, Gigi. Ne approfitto per ringraziarti ancora per giovedì, è stato bellissimo.
Gabriella

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