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Il primo festival del “Teatro degli incontri”

 

Fondazione casa della carità
Associazione Identità plurali
Cooperativa Tempo per l'Infanzia
Associazione Villa Pallavicini
presentano
 
I° FESTIVAL
DEL TEATRO DEGLI INCONTRI
8-9-10-11 giugno 2011
auditorium Fondazione Casa della carità
Villa Pallavicini
e strade e parchi della zona 2 di Milano
Direzione artistica: Gigi Gherzi
 
                    Con il contributo di Coop Lombardia

 

Manifesto della rete alternativa di resistenza. Uno dei testi al centro del laboratorio sociale che Miguel Benasayag terrà per il festival del Teatro degli Incontri il giorno 10 giugno 2001, dalle ore 15 alle ore 18, alla Casa della Carità di Milano. Siete tutti invitati.

 

Manifesto della rete alternativa di resistenza
1 – Resistere è creare
A differenza di molti gruppi e movimenti contestatari o alternativi che spesso adottano una
posizione difensiva, noi sosteniamo che la vera resistenza passa dalla creazione, qui e
ora, di relazioni e di forme alternative da parte dei collettivi, dei gruppi e delle persone che,
attraverso pratiche concrete e una militanza che coinvolge l'esistenza, sappiano andare
oltre il capitalismo e la reazione. Sul piano internazionale stiamo assistendo ai prodromi di
una controffensiva che segue un lungo periodo di incertezze, di arretramento e di
dispersione in gran parte favorito dalla logica neoliberista e capitalista che punta a
distruggere quello che si era costruito in un secolo e mezzo di lotte rivoluzionarie.
Da questo momento resistere significa creare le nuove forme, le nuove ipotesi teoriche e
pratiche che siano all'altezza della sfida attuale.

Gli incontri di Report

Un grazie a chi è passato a parlare con noi e con il pubblico di Report:

-a Massimo Cirri, dove leggerezza e profondità del pensiero si uniscono

-a Massimo Recalcati,, le sue riflessioni su poesia e follia, poesia e vita quotidiana sono state preziose.

-a Don Virgino Colmegna, un cuore attento intriso di vite e di storie della città fragile.

Aspettiamo:

sabato 14 maggio: Antonio Moresco, le sue riflessioni sulla cattiveria sono state timone importante per il lavoro.

martedì 17 maggio: Elena Parasiliti, nelle sue "Terre di mezzo" ci sentiamo un po' tutti.

venerdì 20 maggio, Stefano Laffi, la sua ricerca sociologica ci ha aperto visioni di mondo..

Benvenuti a tutti i curiosi in visita nel cantiere della città fragile!

Tutti i giorni, fino al 29 maggio, 0re 21, lunedì e 19 maggio riposo, presso il Teatro "La Cucina", ex O.P Paolo Pini, Via Ippocrate 45, fermata Affori F.N, Milano, Olinda e Teatro dell'Argine presentano "Report dalla città fragile" di Gigi Gherzi e Pietro Floridia. Per info e prenotazioni 02-66200646

 

La prima biciclettata poetico-meticcia della città di Milano!

Teatro degli incontri

Ti invita a partecipare al laboratorio gratuito per realizzare insieme  la prima biciclettata poetico- meticcia di Milano.

Invadiamo la città con le biciclette e con le poesie di autori non occidentali.
Più siamo più è bello!

Costruiamo insieme i segni di una città meticcia. Ciascuno con una poesia a memoria. Centinaia di poesie scritte da poeti di paesi non occidentali. Poesie che raccontano mondi e condizioni lontane dalle nostre. Gioiosamente invadono piazze, vie, giardini, insomma luoghi della città significativi dal punto di vista dell’incontro, della mescolanza tra culture diverse. Una pacifica invasione di poesie e biciclette. Uno spettacolo per la città di Milano. Una festa che coinvolgerà tutti, in bicicletta e a piedi.

La biciclettata poetico meticcia si realizzerà sabato 11 giugno dalle 17.00 in poi all’interno del primo “Festival di Teatro degli Incontri”.
Il laboratorio si terrà per 5 lunedì alla Coop. Soc. Tempo per l’Infanzia, Via Bechi 9 dalle 20.00 alle 23.00
 
Gli appuntamenti del laboratorio:

lunedì 9 maggio: presentazione del laboratorio e dell’ipotesi di performance “biciclettata poetico- meticcia”; distribuzione delle poesie

lunedì 16 maggio: distribuzione delle poesie e primi esercizi di memoria

lunedì 23 maggio: costruzione della performance

lunedì 30 maggio: costruzione della performance

lunedì 6 giugno: prove generali della performance

sabato 11 giugno: biciclettata poetico-meticcia

Per info e iscrizioni:teatrodeglincontri@gmail.com iscrizioni aperte fino al 16 maggio

Negato lo spazio

Teatro degli incontri presenta

Negato lo spazio

 16-17-18 aprile alle 21.00

Oratorio San Crisostomo Zona 2 – Via Cambini, 10, Milano

 

Uno spettacolo del progetto  “Teatro degli incontri”

a cura della Casa della Carità di Milano

Associazione Identità Plurali

e della Cooperativa Tempo per l'Infanzia

direzione artistica: Gigi Gherzi

 

Ideazione. Michele Clementelli, Gigi Gherzi, Antonella Piccolo

Luci e base musicale a cura di Francesco Picceo

Consulenza costumi e oggetti di scena a cura di Erica Sessa

Cura del progetto: Silvio Tursi

 

In scena: venti attori-autori,

venti cittadini di zona 2 e della città di Milano:

 Giorgia Aggio, Marzia Alati, Maria Borgato, Giuseppe Buonofiglio, Eva Carugati, Raffaella Crisafulli, Davide Della Noce, Wanda Di Pierro, Monica Dragone, Davide Garofalo, Paola Longobardi, Luca Napolitano, Silvia Molteni, Ginevra Morali, Francesco Picceo, Barbara Piovella, Giovanna Ranieri, Mariuccia Roccotelli, Erica Sessa, Antonella Spina

 

Negato lo spazio. Agli stranieri. Agli italiani che sognano un altro modo di vivere la città. A chi all'interno della zona opera per costruire l'incontro tra diversità. Alle pratiche artistiche che non si accontentano di essere consumate e digerite in un giorno.

 “Negato lo spazio” è un atto spettacolare giocato tra 20 attori e ottanta spettatori ogni sera.

Il punto di partenza è la storia di un migrante, marocchino, Issam, il cui sogno si scontra con la dura realtà che incontra nel paese europeo in cui arriva. Soprattutto sembra che di lui, al di là del suo essere forza lavoro, nessuno s'interessi. Tantomeno interessano le sue capacità, le sue personali ricchezze.

 La storia di Issam dà lo spunto agli attori italiani di tessere un mosaico composto dalle proprie storie personali nella città in cui, senza cancellare le differenze, la storia di Issam si riflette nelle loro, storie di precariato, di solitudine, di spaesamento nella città, di futuro chiuso in faccia ai giovani, di negazione delle capacità personali.

 Una scoperta spiazzante. La condizione dei migranti non è altro dalla nostra, non è una condizione lontana a cui rapportarsi con gli strumenti del rancore o della pura pietà, a secondo dei casi. E' uno specchio, che se riusciamo a guardare con attenzione, porta all'empatia reciproca, al riconoscimento, all'incontro vero e profondo. Diventa laboratorio di nuovi modi di essere umani, culturali, sociali.

 Al pubblico il compito di trovare le parole che definiscono le possibilità di un nuovo incontro, di scriverle, disegnarle su grandi fogli, di costruire un grande muro di parole, che siano viatico e talismano contro la chiusura egoistica, l'intolleranza, gli stereotipi che mortificano l'incontro.

 Un rito di teatro civile e umano. Una testimonianza di italiani che non ci stanno al gioco del “nemico” su cui scaricare ogni problema. Un atto d'amore.

Vi aspettiamo