dal 3 al 29 maggio 2011
Teatro La Cucina
Ex Ospedale psichiatrico Paolo Pini
Olinda e Teatro dell’Argine presentano

Report dalla città fragile
liberamente tratto dal romanzo “Atlante delle norme e dei salti”di Gigi Gherzi

 

con Gigi Gherzi
scene di Gabriele Silva e Pietro Floridia
aiuto regia Anna Serlenga
regia di Pietro Floridia

Cosa si racconta
La città è diventata fragile. Come le vite dei cittadini, segnate da ansie e
rincorse. Lo spettacolo apre davanti agli spettatori la mappa di una città.
Percorsa dalle storie degli abitanti, dei personaggi incontrati, da installazioni
artistiche. Allo spettatore il compito di regalare, ogni sera, nuove storie alla
mappa, di dialogare con le vite dei personaggi, raccolte attraverso
interviste, nelle città e all’interno dell’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini di
Milano. Allo spettatore il compito ogni sera d’inventare e comporre un nuovo
disegno della città, di costruire una nuova mappa, di raccontare e sognare i
salti che permettono alle nostre città di ritornare ad essere territorio degli
incontri, delle scoperte, delle invenzioni

.
A chi è rivolto
- A tutti quelli che vogliono giocare a interrogare la propria città.
- A chi sente vicino il tema della fragilità.
- A chi è affascinato al teatro come “evento”, unico, ogni sera diverso,
creato dall'incontro dell'attore con una comunità di spettatori.
- A chi ama la contaminazione tra teatro, installazione artistica e
performance dell'attore e dello spettatore.
- A chi vede nel “Teatro dello Spettatore” una via di ricerca artistica
importante e nuova.

Report dalla città fragile
Un progetto di teatro dello spettatore dove
-Parliamo poeticamente e gioiosamente della fragilità.
Quella vissuta dalle persone, in rapporto con una vita che richiede ad
ognuno un livello di prestazione altissimo.
-Giochiamo con le nuove regole della “normalità” di oggi.
Il concetto di “norma” si è esteso. Le norme di oggi, pervasive,
universali, vivono sia fuori che dentro di noi, e mettono
continuamente in gioco le nostre identità.
-Raccontiamo utopie e pratiche di cura del mondo e degli altri.
Oltre il rancore, oltre l'ossessione per la sicurezza, nascono territori
d'incontro che mettono di nuovo al centro la relazione tra le persone,
l'ambiente urbano, la natura.
-Guardiamo alle città che cambiano, poniamo domande.
Vecchi e nuovi centri, mezzi pubblici e quartieri, vengono interrogati
dalle vite dei personaggi, che percorrono e scoprono le città, e dagli
scritti egli spettatori.
-Diamo alle vite dignità di grande racconto.
Vite dei personaggi raccolte attraverso interviste. Vite che escono
dagli scritti e dai contributi creativi degli spettatori.
-Trasformiamo lo spazio dello spettacolo in piazza degli
incontri.

Spettatori che parlano, agiscono insieme, lasciano traccia del proprio
passaggio e, alla fine dell'incontro, edificano insieme uno spazio
collettivo.
-Rimettiamo lo spettatore al centro dello spettacolo.
Parliamo di storie contemporanee, con nel cuore la dimensione antica
del teatro come rito, dove una comunità si interroga, festeggia, trae
godimento dal proprio riconoscersi.
Gigi Gherzi, Pietro Floridia
 

Il maggio al Pini di “Report dalla città fragile”
Lavoreremo perché in questo mese lo spettacolo faccia parte di una
serie più vasta d'iniziative.
In sei serate, alla fine dello spettacolo, chiameremo a confrontarsi
con lo spettacolo persone che, nei loro rispettivi campi di lavoro
(ricerca sociologica, psicologia, narrativa, giornalismo, produzione
culturale), hanno incontrato e pensato su questi temi.
Cercheremo forme originali di coinvolgimento dei media radiofonici,
verificando la possibilità di far vivere anche nel tempo radiofonico
quella modalità di ascolto e di improvvisazione in diretta propria del
“Teatro dello Spettatore”.
Chiederemo ai giornali di entrare in relazione con la rete di pensieri
che, attraverso le conferenze degli ospiti e gli scritti degli spettatori,
si svilupperanno attorno a “Report dalla città fragile”, inventando
insieme modi e forme di condivisione del dibattito.