liberamente tratto da “La tana” di Franz Kafka

15-16-17 marzo e 22-24-25 marzo – ore 21.00
Teatro della parrocchia di S. Crisostomo via Cambini 10 – Milano
Spettacolo per 40 spettatori ad esaurimento posti
prenotazione consigliata: teatrodeglincontri@gmail.com
 
Un progetto di Michele Clementelli, Gigi Gherzi, Marta Marangoni, Antonella Piccolo
Regia Gigi Gherzi
Selezione musiche Francesco Picceo
Elementi di scena Giorgia Aggio, Mariuccia Roccotelli
 
Attori-Autori  Giorgia Aggio, Moreno Agnella, Paola Bechis, Elisabetta Bernardi, Maria Borgato, Michele Clementelli, Raffaella Crisafulli, Davide Del Grosso, Vincenzo Delledonne, Paola Piacentini, Antonella Piccolo, Barbara Piovella, Cristina Quartataro, Rossella Raimondi, Giovanna Ranieri, Mariuccia Roccotelli, Antonella Spina, Giulio Valentini, Anna Zaffaroni
 
Teatro degli Incontri”, con questo spettacolo, ha voluto incontrare il buio, la chiusura, il disprezzo e l'insofferenza dell'altro, il buco nero dei rapporti che mancano, che più non si cercano, di cui si pensa potere fare a meno. Ha voluto chiedersi ragioni e radici profonde di quegli atteggiamenti che portano a chiusure e razzismi, di quell'avvitarsi della città su se stessa, sempre più scenario freddo per le vite, segnate dalla fretta e dal rancore, con le vie diventate puri assi di percorrenza, di quell'esaurirsi di quell'esperienza dell'urbano e del convivere che è stata l'esperienza fondante della città moderna.
Nel farlo abbiamo incontrato Franz Kafka, una volta in più profetico e visionario analizzatore dei meccanismi e dei dispositivi che regolano la vita diventata orfana di certezze, di punti di riferimento, di rapporti con gli altri. La sua talpa, chiusa orgogliosamente nella sua tana, innamorata della sua prigione, pronta a dare la vita pur di difendere il suo (impossibile) isolamento, ci ha raccontato molto di noi.
E ognuno degli attori-autori ha cominciato a rispondere alla talpa raccontando le proprie visioni ed esperienze di solitudine, di negazione dell'altro, di rintanamento, affondando impietosamente le dita all'interno della ferita che ci accompagna tutti.
L'incontro con lo spettatore, in questo lavoro, si fa, rispetto al passato ancora più radicale. Lo spettatore è invitato a condividere con gli attori la domanda sulla natura della tana e della prigione, a vivere la caduta rovinosa di tutte le mitologie della solitudine e dell'isolamento, insieme con Kafka e con le parole degli attori-autori vive lo sberleffo ironico a tutte le ideologie dell'io auto-sufficiente e dell'individualismo che hanno accompagnato queste nostre vite urbane. 
Entrare nelle tane, senza paura del buio, per creare anticorpi e pratiche d'incontro, questo è stato il senso del nostro percorso.
 
Grazie a: Don Nicola Porcellini, Silvio Tursi, Stasia Grella, La Scighera, Comteatro Corsico
e a tutti coloro che hanno partecipato al nostro percorso teatrale: Marzia Alati, Barbara Apuzzo, Valeria Bovè, Eva Carugati, Alice Covelli, Monica Dragone, Davide Garofalo, Daniela Miceli, Silvia Molteni, Roberto Pellizzari, Laura Pirrotti, Veronica Saba, Silvia Selva, Antonio Serra
 
Il teatro degli incontri. Un progetto di cultura e teatro meticcio
 
a cura di: Associazione Identità Plurali, Associazione Villa Pallavicini, Casa della Carità, Cooperativa Tempo per l'Infanzia e gli operatori teatrali del progetto “Il teatro degli incontri”:
Equipe artistica: Silvia Baldini, Giuseppe Buonofiglio, Michele Clementelli, Elena Dragonetti, Marta Marangoni, Francesca Marconi, Antonella Piccolo, Anna Serlenga
Direzione artistica: Gigi Gherzi
 
Il progetto “Teatro degli incontri”si propone di investire energie, pratiche e riflessioni artistiche sul tema vita della e nella città, della condizione dei migranti e delle culture e comportamenti del paese che li accoglie. 
Ci muove una tensione al meticciato, all'incontro radicale tra le culture, a uno sfuggire agli stereotipi con cui la condizione dello straniero e dell'italiano viene normalmente rappresentata. Meticciato che in campo teatrale significa la capacità di inventare atti teatrali dove la complessità dell'Altro, complessità fisica, biologica, culturale, possa venire accolta e trasformarsi in segno teatrale. 
Teatro degli incontri” si pone come un punto di contatto tra le culture, tra cittadini italiani e stranieri, tra operatori sociali e artisti, tra professionisti e non professionisti, tra teatro all'interno degli spazi e teatro che s'inventa nella città, negli spazi non teatrali: piazze, parchi, realtà del territorio.
Teatro degli incontri” è quest'anno lavoro con i cittadini italiani all'interno degli spazi della parrocchia di San Crisostomo, con gli italiani e i migranti del comitato “Avanti insieme” di Villa Pallavicini, con i ragazzi stranieri di seconda generazione raccolti intorno alla cooperativa “Tempo per l'Infanzia”.
Teatro degli incontri” sarà nel mese di giugno, all'interno della zona due, un grande festival, giunto alla sua seconda edizione, che proporrà a tutta la città i temi, gli incontri e le azioni spettacolari create dal progetto.